Ciao!
Se stai leggendo questo articolo hai sicuramente provato l’esperienza di vedere tuo figlio continuamente triste e non più entusiasta di giocare a calcio.
Il problema della “panchina” nel calcio giovanile non deve esistere. Indipendentemente dalla pseudo “bravura” del giovane calciatore, tutti hanno il diritto di giocare, in quanto in questa fase ciò che conta è lo stare insieme ad altri coetanei, ricreare l’ambiente del cortile di molti anni fa e il rispetto delle regole.
Il gioco ha lo straordinario potere di educare i più piccoli alle regole della società, creando responsabilità e consapevolezza in tuo figlio e questo lo ripeterò fino alla fine.
Campioni? forse meglio parlare di talento.. talenti molti campioni davvero pochi. Il talento è la manifestazione delle capacità motorie di un giovane calciatore che cresce in un ambiente sano e di rispetto, senza questi principi potrà ricevere i migliori allenamenti e insegnamenti, ma arrivato alla fine dell’adolescenza abbandonerà il calcio per inseguire altre forme di divertimento, che purtroppo non ha potuto trovare nel calcio inteso in questo modo.
Sovraccarichi con molti allenamenti, stress psicologico ed emarginazione dal gruppo non trasformeranno tuo creeranno dei blocchi psicologici con conseguenze non sempre piacevoli.
Il nostro dovere è quello di garantire tutto ciò, farti capire che non esistono giocatori forti e deboli, che non deve esistere l’ansia di non diventare un campione solo perché durante la partita giocano tutti e quindi tuo figlio “campione” lascia spazio agli altri (altruismo e rispetto).
Gia’ proprio cosi’ altruismo e rispetto, ci avevi mai pensato? Un bambino che rinuncia al suo posto per cederlo ad un altro non è un gesto meraviglioso? non vorresti che tuo figlio imparasse questi valori?
Noi si…
Con altruismo e rispetto si arriva lontano, non solo nello sport, ma anche nella vita.
Concordi?
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oppure via mail: atleticofiginese@tiscali.it
Dr. Simone Crudo